"Ego a te debeo baptizari"
Da "La Vita in Cristo" di Nicola Cabàsilas
Noi non potevamo elevarci fino a Dio con i nostri mezzi, ma lui è disceso per incontrarci. Noi non lo cercavamo, ma lui ci desiderava. La pecora si mette forse in cerca del pastore? La dramma sospira il proprietario? Dio invece si è chinato verso la terra, ha cercato la sua immagine. E' andato nei luoghi dove la pecora si smarriva, per prendersela in spalle e ritrarla dall'errare.
Dio ci ha resi partecipi della vita celeste, però senza trasferirci in cielo, ma lasciandoci in terra. Non ci ha condotti nei cieli, ma li ha fatti discendere fino a noi, secondo la parola del profeta: Abbassò i cieli e discese (Sal 17,10) .
Dio ci ha resi partecipi della vita celeste, però senza trasferirci in cielo, ma lasciandoci in terra. Non ci ha condotti nei cieli, ma li ha fatti discendere fino a noi, secondo la parola del profeta: Abbassò i cieli e discese (Sal 17,10) .
Dunque il Sole di giustizia entra in questo mondo tenebroso attraverso i sacri misteri come per altrettante finestre. Mette a morte la vita conforme a questo mondo e suscita quella celeste: così la luce del mondo vince il mondo, lei che ha detto: Io ho vinto il mondo? (Gv 16,33) In un corpo fragile e mortale Cristo ha introdotto una vita stabile ed eterna.
Quando in una casa entra un raggio di sole, la lampada non attira più gli sguardi, perché domina vittorioso lo splendore del giorno. Lo stesso accade quando il mistero della vita futura penetra col suo fulgore in un'anima: esso vince la vita carnale e la bellezza di quaggiù, e ne copre la luce. E' questa la vita nello Spirito, che supera ogni desiderio della carne, secondo il detto paolino: Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne (Gal 5,16).
E' questa la via che il Signore ha tracciato venendo a noi, è questa la porta da lui aperta entrando nel mondo. Quando è tornato al Padre, Gesù non ha voluto chiuderla dietro di sé, ma per essa dal Padre ritorna agli uomini, anzi è presente sempre, è con noi e lo sarà sempre, mantenendo le sue promesse.
Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo (Gn 28,17), direbbe il patriarca. E quale è questa apertura per cui gli angeli scendono in terra se non lo stesso Signore degli angeli?
Perciò, quando il Salvatore si degnò di ricevere il battesimo di Giovanni, quasi prefigurando il battesimo che egli avrebbe dato, aprì i cieli, insegnandoci così che per mezzo del battesimo vedremo le regioni celesti. Quando egli dichiara che non può entrare nella vita chi non è battezzato, allude al santo lavacro come a un ingresso e a una porta.
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